La messa a punto ed il perfezionamento del processo di elettroerosione hanno permesso di rivoluzionare il processo di lavorazione dei metalli consentendo, da un lato, la lavorazione di metalli molto duri (come acciai rapidi o acciai speciali) o induriti da trattamenti termici senza dover utilizzare un utensile che abbia una durezza ed una resistenza meccanica maggiori del metallo lavorato; d’altro canto, il rpocesso di elettroerosione ha consentito di ottenere tagli, cavità e geometrie altrimenti irrealizzabili con gli altri metodi di lavorazione dei metalli.
Il processo di elettroerosione consiste nell’avvicinamento dell’utensile (detto elettrodo) al metallo da lavorare all’interno di un liquido dielettrico; l’elettrodo è alimentato da un potenziale negativo rispetto al metallo in lavorazione. L’elettrodo non entra mai in contatto con il metallo da lavorare, ma quando la distanza tra elettrodo e materiale in lavorazione è sufficientemente ridotta da vincere la resistenza del fluido dielettrico, la corrente fluisce dall’elettrodo verso il metallo da lavorare, erodendone la superficie.
Uno degli aspetti fondamentali del processo di elettroerosione è la corretta scelta dell’elettrodo da impiegare; per quanto riguarda il materiale con cui realizzare l’elettrodo, assistiamo all’eterna lotta tra rame e grafite.
I vantaggi della grafite
N.T.S. Tech sostiene che il più tradizionale elettrodo in rame sia da considerarsi ormai superato e che il materiale per eccellenza per la realizzazione di elettrodi per elettroerosione sia ormai la grafite; le ragioni di questa tesi sono molteplici.
Tradizionalmente il motivo principale che deponeva, e tutt’ora depone, in favore di un elettrodo in grafite piuttosto che in rame, stava nella densità cinque volte inferiore della grafite, con la conseguenza che a parità di dimensione l’elettrodo in grafite è significativamente più leggero rispetto a quello di rame, con un significativo risparmio economico sulla materia ed una maneggevolezza assai più semplice.
Accanto a questa ragione che potremmo definire storica, studi più recenti hanno, però, accertato ulteriori vantaggi dell’elettrodo in grafite rispetto al più tradizionale elettrodo in rame.
La grafite presenta un coefficiente di dilatazione termica fino a sei volte più basso rispetto a quello del rame, questo comporta una maggiore stabilità geometrica nel corso del processo di elettroerosione. Oltre a questo la grafite è assai più resistente agli shock termici rispetto al rame; quest’ultimo fonde a 1083°, mentre la grafite non fonde, ma a 3500°-3600° circa sublima, passando direttamente dallo stadio solido a quello gassoso, riducendo l’usura dell’elettrodo.
La grafite presenta altresì una durezza inferiore a quella del rame, risultando così più semplice da lavorare, al contempo però presenta un’usura molto minore nel processo di elettroerosione (da 1/3 ad 1/10 inferiore rispetto al rame) per via della velocità di rimozione del metallo superiore a quella del rame e della maggiore resistenza agli shock termici. Tutto ciò comporta che la grafite presenta un’usura minima, ed assai inferiore a quella del rame, a fronte di tempi di erosione ottimali.
La tradizione del rame
Nonostante tutti i significativi vantaggi appena citati, non si può non prendere atto del fatto che ancora oggi l’elettrodo in rame trova largo impiego nei processi di elettroerosione; questo può spiegarsi, forse ed in parte, in ragione del fatto che la lavorazione della grafite produce un pulviscolo che se non adeguatamente schermato si insinua facilmente nelle parti di movimento e nelle componenti elettriche ed elettroniche delle macchine utensili. Il fatto di dover schermare adeguatamente le macchine utensili in fase di realizzazione dell’elettrodo, spingono molti a continuare ad utilizzare il più tradizionale elettrodo in rame. N.T.S. Tech consiglia, tuttavia, di investire nella schermatura delle macchine utensili, in particolar modo per coloro che realizzano molti elettrodi di dimensioni significative, ove la differenza di peso tra grafite e rame è così elevata da comportare un significativo risparmio in termini economici.
Un’ altra ragione, non meno rilevante, per cui il rame continua ad essere così largamente impiegato nei processi di elettroerosione risiede nella tradizione e nell’esperienza di ogni stampista; il rame rappresenta la tradizione e la gran parte degli stampisti si sono formati utilizzando elettrodi in rame.
Nonostante questo, la grafite oggi sta prendendo sempre più piede tra gli stampisti ed in generale nei vari processi di elettroerosione, in virtù dei significativi vantaggi che offre rispetto all’elettrodo in rame.
N.T.S. Tech commercializza esclusivamente grafite prodotta daTokai Carbon, leader mondiale nella produzione di grafite. L’ampia gamma di grafiti disponibili consente di far fronte a tutte le possibili esigenze di lavoro: lavori di sgrossatura, lavori di finitura , esigenze di ridurre il consumo dell’elettrodo, esigenze di accelerare il processo erosivo. N.T.S. Tech garantisce ai propri clienti un’assistenza pre e post vendita, con il miglior ausilio tecnico possibile.
Di seguito potete trovare un elenco delle grafiti commercializzate da N.T.S. Tech.