Sempre più spesso si sente dire che la grafite isotropica per EDM abbia soppiantato il rame nelle lavorazioni di elettroerosione, ma quali sono le ragioni in favore di questa teoria?
Per prima cosa spieghiamo che l’elettroerosione è una tecnologia di lavorazione che sfrutta le capacità erosive delle cariche elettriche applicate grazie all’impiego di appositi conduttori. Tali lavorazioni vengono eseguiti da apposite macchine EDM, Electrical Discharge Machine. I punti di forza dell’elettroerosione includono la possibilità di lavorare anche metalli molto duri, realizzare tagli e cavità altresì impossibili da praticare, velocità, ridotta usura dell’utensile e rugosità più o meno pronunciata a seconda del grado di finitura attuato.
In passato per eseguire queste lavorazioni veniva essenzialmente impiegato il rame come materiale conduttore, ma col tempo è stato soppiantato dalla grafite in quanto è stato evidenziato come quest’ultimo consenta un notevole risparmio di tempo, pari a circa il 45%, con una ripercussione economica altrettanto favorevole. Questi dati sono stati ricavati analizzando i valori di fresatura ed erosione e confrontando quelli ottenuti dall’impiego di grafite e rame.
La grafite isotropica non è un materiale nuovo nel comparto industriale, in quanto lo stesso è stato introdotto a metà degli anni ’60. Già da allora, seppur impiegata in maniera minore, aveva messo in evidenza una serie di vantaggi nelle performance, fattore che ha portato a un impiego sempre maggiore della stessa fino ad arrivare ai giorni nostri, dove ha praticamente spodestato il rame.
Grafite isotropica per elettroerosione: i vantaggi
I punti di forza della grafite isotropica EDM, quelli che fanno realmente la differenza rendendo questo materiale unico e migliore rispetto al rame, includono:
- Avendo una densità 5 volte minore rispetto a quella del rame, mettendo a confronto due elettrodi di medesime dimensioni, quello in grafite risulterà più leggero e di conseguenza più economico
- Avendo una durezza inferiore rispetto al rame, la grafite è più facilmente lavorabile, in grado al contempo una minor usura e maggior resistenza agli shock termici
- Presentando un coefficiente di dilatazione termica fino a 6 volte più basso, assicura una maggior stabilità geometrica
- Dispone di una resistenza al calore superiore rispetto al rame, quest’ultimo fonde a 1083°C, contro i 3500°C circa della grafite.